giovedì 28 aprile 2011

Impressioni di viaggio...

avete mai provato ad immaginare la vita di uno sconosciuto? basta prendere un treno, ad esempio, ti ritrovi nello scompartimento con persone estranee che erano già lì prima che tu salissi o che sono salite dopo di te. Quando viaggio in treno mi capita spesso di provare ad indovinare la vita degli sconosciuti che ho di fronte, dalle loro espressioni, dal loro gesticolare, dal loro modo di stare seduti, c'è la signora con la voce un pò roca e il dialetto toscano, una fumatrice di Pisa, oppure le due anziane partite da Torino, quasi sicuramente stanno andando a Roma al Vaticano, ma anche il ragazzo impettito, un soldato, si vede da come sta seduto, da come sta in piedi, come se il suo comandante gli avesse detto:"a riposo soldato", da come parla al cellulare, probabilmente era in licenza sta tornando in caserma; un treno è pieno di storie da raccontare, se qualcuno avesse voglia di ascoltarle tutte potrebbe scriverci una serie infinita di libri. Tu prendi un treno e ti ritrovi in un microcosmo, e questo solo in uno scompartimento di una carrozza di un treno, di uno dei tanti treni che viaggiano in Italia e nel Mondo, a questo pensavo oggi mentre tornavo dal mio viaggio, a questo e a tante altre cose...

domenica 17 aprile 2011

...infranto...

...era come se il ritratto dei suoi occhi fosse andato in frantumi, rimetterne insieme i pezzi sarebbe stato difficile, e non ero del tutto sicura che fosse quello che volevo...

La verità vi farà liberi

Bella serata ieri sera, c'era tanta buona musica, e poi c'è il motivo di questo post, per me esiste una verità che vale anche per i non cattolici: meglio essere un umile biondina che si vede da come si veste che è una provincialotta, che un pomposo bip bip bip...... che pensa di avere il diritto di giudicare gli altri solo perché ha i soldi, il macchinone e viene dalla città!!! almeno io la vedo così, non so voi!!! scusate lo sfogo!!! L'offesa non me l'ha fatta di persona, altrimenti mi sarei, volentieri, sfogata con lui!!!

venerdì 15 aprile 2011

Pensiero(I)

Ero lì a chiedermi dove fosse la mia vita, perché mi stesse sfuggendo tra le dita, in quel momento alzai gli occhi e vidi il tuo sguardo entrare nei miei pensieri e fermarsi lì, non ne è ancora uscito... ma i tuoi pensieri dove vanno, se solo avessi modo di scoprirlo, non sarei qui a tormentarmi, gioirei o cercherei di rassegnarmi...

Intro 2

Avendo io una mente che non si ferma per più di un secondo su un'idea, questo blog non potrà che essere lunatico come me! perciò tratterà di tutto e di niente, posterò frammenti di storie che ho scritto nell'arco degli anni, ma anche frasi o descrizioni che mi verranno al momento, se li leggete e commentate, anche negativamente, mi farà piacere, altrimenti non succederà niente, quando potrò, scriverò ugualmente!!!

Omaggio ad un tipo strano

questa è una piccola descrizione, dedicata ad un mio amico, gliel'avevo promessa:

...era uno di quei tipi che pensi esistano solo nei film, alto biondo e con gli occhi azzurri, bello verrebbe da dire, ma la sua era una bellezza strana, non era il classico principe azzurro, anzi con quel suo stile un po' stravagante accompagnato da un cappello alla Michael Jakson, dava l'aria di essere un vero e proprio casanova, quei capelli lunghi poi e quel ciuffo che spuntava dal cappello e gli arrivava agli occhi...

giovedì 14 aprile 2011

Questa Felicità

Hai presente la felicità, spesso te la trovi lì ad un passo, tendi la mano, ma non riesci ad afferrarla veramente, quasi come se ogni passo che fai, lei si spostasse della stessa distanza, o forse è semplicemente che hai paura di afferrarla, la felicità, in fondo sai già che è per un istante, uno solo, così come ti entra nella vita allo stesso modo se ne esce, e tu non l'afferri perché sai già cosa proverai quando non ci sarà più. Così pensava Anna. Ogni volta che aveva la felicità lì ad aspettarla lei rimaneva ferma, immobile, impassibile, a guardarla, a vedersela sfuggire via sotto il naso, e neanche ci provava mai ad afferrarla. Non sapeva se era peggio non averci provato, oppure averla avuta e persa. In fondo non l'aveva mai provata, la felicità. Anche quando entrò nella sua vita Marco, lei se ne restò lì, a guardarlo quasi da lontano, e chissà, forse anche lui faceva la stessa cosa, fissava Anna, ma non si avvicinava mai veramente, solo quel tanto che bastava per sentirne il profumo o per riuscire a guardarle gli occhi.
Come avvenne il loro incontro è una storia strana, di cose ne erano già successe tante, e di anni ne erano passati un po', neanche  fossero venuti da due pianeti diversi, abitavano ad una manciata di km, le loro storie si erano intrecciate, ma loro non si erano mai incontrati, o almeno non si erano  visti davvero.

Intro

Come se non avessi da fare,  come se non dovessi prendermi sta maledetta laurea e magari trovarmi un lavoro...
ora mi imbarco in questa impresa, chissà quanto durerà, staremo a vedere...